No, diciamolo subito: non esiste un’indagine statistica recente per sciogliere questo dilemma. E la questione torna prepotentemente e sistematicamente d’attualità nel periodo natalizio. Eppure questi due splendidi e italianissimi dolci vengono prodotti tutto l’anno, anche se il grande pubblico se ne ricorda soltanto in questo momento della stagione. La questione ricorda un po’ quella tra i Beatles e i Rolling Stones, i Duran Duran e gli Spandau Ballet, come se amare i primi significasse automaticamente disprezzare o almeno non considerare i secondi. Eppure c’è sempre a tavola, quello zio o quel cugino che passa indifferentemente dall’uno all’altro e non si perde una fetta di dolce.
Ai più però sembra sempre una rarità, perché la stragrande maggioranza delle persone che conosciamo ha un’unica preferenza, incompatibile con l’altra. E allora lasciamo che siano i gusti personali a fare la differenza, limitandoci in questa sede a ricordare cosa sono il panettone e il pandoro.
Il panettone è un tipico dolce milanese di cui risulta impossibile determinare l’origine. Composto di farine di grani duri, uova, burro, cedro candito e uvetta sultanina, è prodotto a lievitazione naturale. Il pandoro invece è un dolce tradizionale veronese, realizzato con fior di farina, zucchero, burro, uova e lievito di birra; si serve cosparso di zucchero a velo vanigliato.
Nel corso del tempo tante le variazioni apportate alle ricette per proporre al pubblico un’offerta variegata e incontrare gusti diversi. Se poi non dovessero andare bene né l’uno né l’altro, c’è sempre il torrone, anche qui con un dilemma anzi addirittura due: torrone al cioccolato o torrone bianco? Torrone duro o torrone morbido?